Bonacini gela le cordate, Abbruscato allontana le voci su un suo coinvolgimento diretto
Romano: «Io ci sono, ma non dipende da me. I timori dei tifosi? Sono pronto ad incontrarli»
Restano poco meno di 72 ore per presentare le .embed-comment-icon { display:inline-block; width:20px; height:20px; background-color:transparent; background-repeat:no-repeat; background-size:20px; background-position:center; transition:background .1s ease-in; position:relative; top:5px; background-image:url("data:image/svg+xml;charset=utf8,%3Csvg%20xmlns%3D%27http%3A%2F%2Fwww.w3.org%2F2000%2Fsvg%27%20viewBox%3D%270%200%2020%2020%27%3E%3Cpath%20d%3D%27M5%202h9q.82%200%201.41.59T16%204v7q0%20.82-.59%201.41T14%2013h-2l-5%205v-5H5q-.82%200-1.41-.59T3%2011V4q0-.82.59-1.41T5%202z%27%20fill%3D%27%2382878c%27%2F%3E%3C%2Fsvg%3E") } @media screen and (min-width: 481px) { .slyvi-news-embed-wrapper img { max-width: 250px; } } in Comune, ma la situazione al momento resta di difficile interpretazione con tanti protagonisti in campo che paiono non avere ancora trovato una linea comune con la quale presentarsi. d'interesse
«La Reggiana? Non mi interessa». Usa queste poche parole Stefano Bonacini, patron del Carpi, per liquidare le voci circolate nelle ultime settimane su un suo eventuale ingresso nella nuova compagine societaria che si sta formando. «Le società di calcio non sono come le auto che ogni tanto si cambiano in concessionario - ha aggiunto scherzando il titolare del marchio Gaudì, raggiunto dalla Gazzetta di Reggio - Nessuno mi ha contattato e non sono interessato a partecipare». Le cordate di imprenditori reggiani, coordinate da Caiti e da Baldini, sono ancora al lavoro per trovare un modo di presentarsi unite ma il colloquio diretto avuto con il sindaco Vecchi nelle ultime ore pare non sia servito ad appianare le divergenze. Sullo sfondo resta il titolare di Tecnologia & Sicurezza Marco Arturo Romano, l'unico imprenditore che finora non ha cercato di nascondersi. «La nostra proposta è chiara: una mia partecipazione al 50% con la restante metà nelle mani degli imprenditori reggiani, figure nuove con nulla a che vedere con il passato (il riferimento è agli ex sponsor di AC Reggiana 1919, riuniti dal commercialista Baldini, ndr) - spiega l'ingegnere ciociario - In questi giorni ho avuto modo di conoscere Caiti: si tratta di un imprenditore preparato, con un volto pulito, magari non molto conosciuto in città ma sono sicuro che alla Reggiana persone del genere farebbero molto bene. Sono ottimista ma allo stesso tempo realista: ripartire con con un progetto serio e fondato sui giovani mi interessa veramente, altrimenti non sarei venuto così tante volte fino a Reggio Emilia, però ci deve essere collaborazione. Mi sembra di capire che la situazione non sia molto chiara tra i reggiani: io resto qui a disposizione, basta solo una telefonata, i documenti sono già pronti per essere presentati in Comune. Il malumore dei tifosi nei miei confronti? Li capisco. Un personaggio che viene da fuori città dopo l'esperienza con i Piazza non è visto di buon occhio, proprio per questo motivo sarei disponibile ad incontrarli e spiegare loro il nostro progetto».
L'ultimo nome accostato alla rinascita granata è quello di Elvis Abbruscato, ex centravanti con più di 400 presenze e oltre 100 reti tra i professionisti, la cui carrierà iniziò proprio da Reggio. «Quello che leggo su di me non è assolutamente vero - ha affermato Abbruscato, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione - Io sto solo dispensando pareri e consigli senza alcuno scopo di lucro, non porto soldi come è stato scritto. La panchina della Reggiana? Non mi riguarda, ho già un ruolo in FIGC al timone della Nazionale Under 18 con un percorso ben definito: stiamo parlando di calcio ad alto livello. Quali suggerimenti darei per ripartire dalla Serie D? Le persone che prenderanno in mano la Reggiana le conosco molto bene e i consigli li darò direttamente a loro, non tramite la stampa...».
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